Orso Yoghi all'orizzonte.

Ecco l'utile post!
Mancavo da un pò, tutta presa da feste altolocate, "shampagn" che scorre a fiumi, uips in ognidddove, aitanti omaccioni...okkei, la pianto.
Ho il raffreddore. Ma non un raffreddore qualunque, bensì IL Raffreddore.
Segno che io, nella vita, non mi faccio mai mancare niente e voglio (pardon, vorrei) sempre il meglio. Solo che il meglio di quello che vorrei davvero non arriva mai, mentre il meglio di quello che non vorrei arriva sempre come la cipolla...oddio, ma che sto dicendo?
Dissemino per casa fazzoletti di carta come i pezzettini di molliche di pane di Hansel & Gretel, non dormendo la notte a causa dei sensi di colpa per tutti gli alberi sradicati per raccogliere il mio mocciolo.
La parabola delle differenze della vita: alcuni ospitarono, ospitano, ospiteranno parole meravigliose scritte dai più famosi scrittori del mondo, altri ospiteranno il mocciolo di una povera influenzata.
Ecco, se state pensando che ad altri alberi vada ancora peggio, c'ho pensato anche io. A loro però dedicherò un apposito disquisire, converrete con me sulla delicatezza dell'argomento.
Ho ricominciato ad ascoltare l'Elisiaca.
Chissenefrega che a voi non ve ne frega. Per me è una cosa importante! Ultimamente le mie orecchie, per non so quale strano rito voodoo, la disdegnavano, cercavano altro, altre emozioni, altre melodie, ohh insomma. Altro.
Ora invece mi è mancata tanto, mi è mancato accarezzare come si fa con un barboncino i suoi ciddì, aprirli (ora dovrei dire "sentire l'odore della carta" ma non sento un ficus benjamin), e sognare. Come ho sempre fatto.
Giovedì vado a sentire Patrizia Laquidara. Mi verrà un enorme starnuto su "L'equilibrio è un miracolo", tutti si gireranno, e io mostrerò tutti i denti, anche quelli in fondo del giudizio.