Tracce impolverate

5 ottobre 2007

Opinioni di un clown.


Mezzanotte passata da pochi minuti. Mi bruciano gli occhi ma non ho voglia di morire nel letto, non ancora. Sto disertando questi luoghi -li sento così freddi- e sto ponderando l'idea di (ri)tornare al mio vecchio, caro, ingiallito diario. Mi chiedo come sia successo che io l'abbia lasciato lì, in mezzo a tanti libri mai letti, riviste sfogliate distrattamente, come se fosse parte integrante del resto. Eppure lì dentro ci sono anni di pensieri, di paure, di debolezze, di sogni. Ed è buffo, perchè so che se rileggessi tutto ora ritroverei quelle stesse paure, e, forse, anche gli stessi sogni.
Alla fine delle danze il punto è sempre lo stesso: dovrei smettere di preoccuparmi di quella che non sono (e non sarò mai, aggiungerei) e prendere coscienza di ciò che sono. Di questi anni che sono passati, di cosa ho costruito, di ciò di cui mi sono circondata, di quello che ho lasciato scappare via, o che "semplicemente" ho voluto che scappasse via.
Passo questi momenti di stasi, in cui mi blocco totalmente, mentre il mondo là fuori continua a girare vorticosamente. Ed io ho paura, una paura fottuta di non riuscire a star dietro a tutto. Di perdermi pezzi, continuamente, o di non far caso ad innumerevoli cose che vorrebbero la mia attenzione.
Mi chiedo anche che cosa diamine io ci faccia qui sopra, a sparar paranoie nell' aria come fossero cannonate, per poi schiacciare "pubblica post" e sperare di sentirmi più leggera.
Che idiozia.

Sembra poco credibile ora, però vi auguro buonanotte, viandanti.

Ah. Lascio qui questo link http://www.marcellogambini.it
E' di un fotografo scoperto in modo del tutto casuale (si sa, i poteri di questa sconfinata finestra sul mondo), che mi ha colpita, molto.

2 commenti:

Demian ha detto...

La stessa sensazione che provo io.
Non so perchè scrivo sul mio blog. Ma lo faccio. Poi arrivo qui e leggo quello che scrivi te. E mi ritrovo in parecchie di quelle parole. E allora forse è a questo che serve: confrontarsi, esporre le proprie emozioni, forse per aiutare qualcuno che allo stesso modo le prova, e che può trarre consiglio da ciò, o forse solo passare qualche minuto piacevole nel leggere. In fondo scrivere su un diario è un esercizio di puro narcisismo, che ogni tanto ci sta bene, comunque (anche io ho un diario, non abbandonato). Magari se scrivi qui sopra chi legge ti aiuta anche a capire qualcosa di più.
Ogni traccia è viva. Continua a lasciare tracce.
Un abbraccio.

Liquida ha detto...

Ti ringrazio per queste tue belle parole, per me molto importanti.

Come fare per capire qualcosa di te? :)