Tracce impolverate

10 settembre 2007

Stasi.





The Blower's Daughter di Damien Rice forse, e dico forse, la potevo evitare. Ora.
Sono quasi le nove di sera, di là c'è gente a cena che fa un baccano paranormale...o è la mia mente?
La giornata/serata di ieri è stata bella, molto. Radunata la truppa a Roma siam partiti, con la nostra paginetta della guida Michelin, alla volta di questo paesino in quel degli Abruzzi.
Chiacchiere, musica, un panino in un autogrill e mille caffè. Tutto questo mi ha fatto ricordare quanto io adori il "viaggio". Non la meta, ma il viaggio.
Arrivati senza troppa fatica ci ha accolto un paese piccolo, con la linea dritta del mare in lontananza. Il palco già montato, qualche vecchietto seduto al bar, schitarrate distorte. "Cavolo, siamo decisamente in anticipo, il concerto sarà solo alle 22!". La piazza è stata deserta quasi fino all'ultimo, e la domanda del giorno è stata: ma che Festa de L'Unità è senza La festa? Nè uno stand, nè quei bei venditori unti e bisunti di panini altrettanto unti, né un banchetto per qualche firma o per distribuzione di volantini vari. Una mazza di niente.
Ho passato il tempo a far foto, a chiacchierare, a sorseggiare frappè (provate cocco e nocciola, coperto dal mio copyright), e alla fine, miracolosamente, è apparso il camioncino viaggiante della porchetta; così mi sono fiondata su un paio di arrosticini abbruzzesi niente male.

[...] finalmente ci posizioniamo, arriva Lubjan ad aprire il concerto. Lei e la sua chitarra e una voce davvero bella. La canzone migliore a mio parere? "What is past can't hurt no more". Ciò che è passato non può più ferire. Ho qualche dubbio a riguardo, ma almeno è un pezzo contenente un messaggio parecchio speranzoso!
E finalmente, dopo il quarto d'ora accademico, arriva L'Aura. Vestita come Marlene Dietrich si scusa per non aver la voce al massimo ("Tz" penso io).
E via! Comincia a cantare, "E' per te", "Demian", "Irraggiungibile", "Domani", "Hey Hey, Hey Hey", "I'm with you", "I'm so fucked up I can't barely walk" (Gioia et giubilo!), "Demons (in your dreams), "Radio Star" in versione jazz, una cover di cui non ricordo il nome [ovviamente l'ordine dei pezzi è sparso]. Breve ma intenso. Divertente, coeso, "sentito".
Finito il concerto l'abbiamo praticamente pedinata fino al ristorante e abbiamo scambiato quattro chiacchiere. E' decisamente una tipa senza peli sulla lingua! C'ha detto che il 17 (s'è sbagliata! E' il 19!) sarà all'Auditorium a Roma a sentire un concerto di una tipa che fa flamenco-Jazz e ci ha invitati ad andare. Ovviamente ci faremo un pensierino, anche se non so un fico secco di questa tipa che a detta sua "è una donna vestita da maschio, capelli corti, orologione, scarponi...ma quando apre la bocca ragassssi...uhhhh".

Il ritorno è stato meno vitale dell'andata. Abbiamo sentito parecchia musica, abbiamo commentato il concerto, parlato di lei, della giornata trascorsa, abbiamo sbagliato uscita del raccordo ma io e Marco alle 4 eravamo a casa. Confusi e felici per la bella esperienza vissuta.

Posto qualche fotina. Ne avrò fatte un centinaio. Compulsiva al flash.


Domani! Domani l'esame! E non so niente! Non ho nemmeno ancora capito dove devo andare, visto che si svolge in città universitaria della Sapienza e non nella mia sede. Ho l'ansia attaccata alla spalla.

3 commenti:

Faber ha detto...

Uh, hai conosciuto L'aura, che bello!!!!!!!!
in bocca al lupo per l'esame!!!!

Liquida ha detto...

Puoi leggere sopra com'è andato l'esame che non c'è mai stato. Quella foto mi rappresenta alla perfezione.

Pissiscrissi- ma a te L'Aura piace? ;)

Faber ha detto...

Mmmh, io fondamentalmente odio l'aura, ma dentro di me adoro la sua voce e le sue canzoni...
E' un rapporto un po' contraddittorio, ma vabbbbbbèèèè :D !