Tracce impolverate

9 giugno 2007

Turn Around


[...] E anche questa giornata se n'è andata. Ci mancavano solo le vertigini a completare il mio quadro clinico di ragazza non ancora arrivata agli "anta" con un incalcolabile numero di acciacchi. L'unica cosa che mi infastidisce (al di là delle vertigini in sé per sé) è che non riesco a studiare, leggere mi da la nausea, e questo mi porterà a ridurmi all'ultimo. Non che questa sia una novità, si farà anche questo.
Ho sonno ma non ho voglia di alzarmi dalla sedia, così nel frattempo ascolto il nuovo lavoro di L'Aura (ben fatto Abela!) e mi scrocchio le dita e i gomiti (se ci arriverò agli "anta" avrò anche l'artrite o l'artrosi da annoverare).
Stasera ho passato una bella serata con il mio compagno d'avventura; ero tra le sue braccia e m'è balenato un pensiero come: "Se finisce? Di chi saranno queste mani? Questo abbraccio soffocante per chi sarà? E dove andrò a finire io?".
Mi faccio rabbia per questo; perchè non sono più capace di sognare, seppellendo tutto con la bieca razionalità. Sto vivendo un momento felice, posso dire di sentirmi appagata (la felicità è un'altra cosa, ma non chiedete a me cosa sia)...e allora perchè pensare ad una fine? Perchè sentirmi minacciata? E da cosa poi? Sono una coltivatrice di pippe mentali. E sto diventando più brava di quanto credessi.
In questi casi l'unica cosa saggia è spegnere tutto e andare a dormire; fermo queste dita prima che sia troppo tardi, approfittando anche di questo strano silenzio per le strade.

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