"Tri is megl che uan", frase che portò alla celebrità uno come Stefano Accorsi (che gavetta!), è il titolo perfetto per il mio post(ino) di oggi.
Ma non sono gelati quelli di cui parlo io, bensì denti del giudizio. Ora li ho anche io (in realtà è già un pò che li ho, ma ho taciuto per continuare ad essere una scapestrata). Sono ufficialmente una ragazza giudiziosa, e non capisco come mai quel fantoccio di verde vestito voglia strapparmeli via. I miei denti del giudizio, poveri. E non uno per volta, no, tutti e tre in un colpo solo! Ma dev'essere così doloroso essere giudiziosi?
Per il momento non mi preoccupo, dato che per l'intervento si parla di una piccola, proprio tricù tricù tricù, lista d'attesa di otto mesi. Nel mentre magari potrebbe crescermi anche il quarto dentino, quello dormiglione, e in questo caso Accorsi e il suo spot andrebbero a farsi fottere e con lui il dentista che vorrà togliermi anche il ritardatario. Quathro is megl che uan no, è troppo. Anche per una ragazza giudiziosa come me.
Tracce impolverate
12 giugno 2007
Tri is megl che uan.
Traccia di Liquida alle 18:45
Inscatolato in: Sono tanto malata
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1 commento:
poraccia! Vampirella cara, è un po' che non sproloquiamo insieme. uff.
Un bacio.
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